una norma per scoraggiare la concorrenza

In quel velenoso patchwork che è il decreto 112, dall'ironico titolo
"disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria", nelle pieghe dei commi e dei rinvii c'è pure questa bella pensata:
Stipendio decurtato per i dipendenti pubblici che donano il sangue.
Complimentoni: la raccolta di sangue in Italia è in seria crisi, le associazioni lanciano un vero
SOS emergenza trasfusioni. E un donatore di sangue su cinque è un dipendente pubblico.
Gli ospedali sono in crisi nera e non sanno più a chi chiedere aiuto: anche
Emilia Romagna e Toscana che fino ad ora davano sangue anche alle regioni che ne avevano meno, adesso spesso fanno fatica a trovarne anche per i propri ospedali.
Sarà che donare il sangue è un gesto che esprime valori di solidarietà e generosità, non esattamente il modello umano 'vincente' dell'Italia dei berlusconidi, in cui a chi è povero si dà al massimo la carità della
social card (la 'tessera del pane' in versione nuovo millennio), a chi nasce in un campo rom senza luce ed acqua invece che dare una mano la mano la si chiede per prenderne le impronte, a chi è malato, se è statale, si taglia lo stipendio.
Ma non basterebbe neppure l'alluvione culturale di questi anni a spiegare la crisi: "
Influisce il clima generale di insicurezza, anche economica, che stiamo vivendo. Chi deve pensare al mutuo che cresce e alla busta paga che scende è meno portato a donare, anche il sangue". Sono le parole del presidente di
Fratres toscana, l'associazione donatori sangue delle Misericordie.
E sarà per questo che il Savonarola dell'impiego pubblico decide che è ora che quel fannullone dell'impiegato pubblico - che di sicuro va a donare il sangue solo per farsi una giornata a casa da quell'assenteista che è - va punito: "gli togliamo il 30% dello stipendio di quel giorno, così impara. Andasse a donare di domenica. E pazienza se la raccolta sarà un po' a singhiozzo, sfiga per chi ha un incidente di mercoledì.
E poi con tutti i salassi che gli stiamo facendo noi agli italiani, ci manca pure che donino il sangue, ché quello serve a noi!"E non è che non se ne fossero accorti: quando è passato all'esame della Camera il provvedimento di conversione (quello che rende legge, con modifiche, il decreto 112) ci sono stati ben due
ordini del giorno. Il succo:
"sarebbe gravemente minata l'autosufficienza nazionale a causa della paradossale circostanza per cui il donatore, a fronte di un gesto di solidarietà con valenza assistenziale strategica, si troverebbe svantaggiato a livello stipendiale".
Però intanto la Camera l'ha approvato così. Ci penserà il Senato, mica possono fare tutto loro, no? Il Senato invece l'ha approvata e via, poi una volta o l'altra ci si pensa, tanto ci sono gli ordini del giorno...
Peccato che poi arriva la solita polemica della sulla stampa ostile, prevenuta verso il Governo, e allora
il Ministro"si impegna a garantire il normale svolgimento di tali rilevanti attività, anche alla luce degli ordini del giorno"
E la legge che hanno appena approvato?
"Il Ministro si impegna inoltre a predisporre quanto prima una normativa quadro sui permessi in modo da eliminare qualsiasi dubbio interpretativo creatosi in applicazione del decreto legge 112".
DUBBIO INTERPRETATIVO??
Visto che ccà nisciuno è fesso, riporto l'elenco delle eccezioni alla regola dell'esclusione di ogni indennità o emolumento per i primi dieci giorni di malattia o permesso retribuito dei dipendenti pubblici, dal comma 1 dell'art. 71, che non include la donazione del sangue:
"...Resta fermo il trattamento più favorevole eventualmente previsto dai contratti collettivi o dalle specifiche normative di settore per le assenze per malattia dovute ad infortunio sul lavoro o a causa di servizio, oppure a ricovero ospedaliero o a day hospital, nonché per le assenze relative a patologie gravi che richiedano terapie salvavita."
Ah, dimenticavo: se sei un impiegato pubblico ti decurtano lo stipendio pure se doni il midollo osseo. Così impari a dar via del tuo.
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