Ci sono appelli che non possono restare inascoltati, piccole cose che è un dovere fare.
Come unirsi alle parole pubblicate sul blog di Metilparaben, dove Alessandro e Mina hanno scritto:
L'uomo che potete vedere e ascoltare nel filmato qua sotto si chiama Paolo Ravasin, presiede la Cellula Coscioni di Treviso ed è malato di Sclerosi Laterale Amiotrofica.
Pochi giorni fa Paolo ha registrato in questo video il proprio testamento biologico, affinché nessuno possa affermare, anche fra cent'anni, che vi siano dubbi sulla sua effettiva volontà.
Quello che vi chiedo, se anche voi avete a cuore la libertà di scelta e l'autodeterminazione delle persone, è di scrivere un post e inserire il filmato sul vostro blog, utilizzando il codice che potete scaricare cliccando qua: in modo che i soliti chiacchieroni,
quelli che sparano anatemi e sentenze dalla mattina alla sera, si facciano una vaga idea dell'argomento di cui si riempiono la bocca.
E magari, chissà, si vergognino e tacciano per un po'.
Grazie a tutti per quello che potrete fare.
Mina & Alessandro.
Conservo ormai ben scarsa fiducia nella capacità di provare vergogna dei soloni della morale, che pontificano sul dolore degli altri, ma almeno che nessuno potrà dire che la volontà di Paolo Ravasin non sia chiara.
A coloro che delle sofferenze e della vita di uomini e donne fanno terreno per le loro strategie politiche, per le loro crociate - che siano dettate da fanatismo o malafede poco importa - non ho nulla da dire: sarebbe inutile.
Ma so che tanti parlano in buona fede di diritto/dovere alla vita, in nome di un Dio, di un ordine naturale, di un'etica o una morale; a loro voglio solo chiedere di sentirsi liberi di seguire i propri convincimenti ma di lasciare agli altri la stessa libertà: le "verità assolute" cambiano da epoca ad epoca e da paese a paese, ognuno ha diritto di pensare di aver trovato quella definitiva, ma questa scommessa la faccia con il suo corpo e la sua vita, non con quella altrui: alla fine ognuno paga il prezzo delle proprie scelte e quindi è giusto che queste scelte farle e non subirle.
E che riflettano su che violenza tremenda fanno agli altri: è terribile non potersi sentire padroni neppure della propria vita, del proprio corpo.
E poi non c'è altro da dire: vedere ed ascoltare Paolo Ravasin che con infinita dignità e palese sofferenza cerca di difendere la sua libertà di scelta mi ha commosso, ma anche fatto tanto arrabbiare con chi la vergogna ha dimenticato anche dove sta di casa. Fate silenzio, una buona volta.
A coloro che delle sofferenze e della vita di uomini e donne fanno terreno per le loro strategie politiche, per le loro crociate - che siano dettate da fanatismo o malafede poco importa - non ho nulla da dire: sarebbe inutile.
Ma so che tanti parlano in buona fede di diritto/dovere alla vita, in nome di un Dio, di un ordine naturale, di un'etica o una morale; a loro voglio solo chiedere di sentirsi liberi di seguire i propri convincimenti ma di lasciare agli altri la stessa libertà: le "verità assolute" cambiano da epoca ad epoca e da paese a paese, ognuno ha diritto di pensare di aver trovato quella definitiva, ma questa scommessa la faccia con il suo corpo e la sua vita, non con quella altrui: alla fine ognuno paga il prezzo delle proprie scelte e quindi è giusto che queste scelte farle e non subirle.
E che riflettano su che violenza tremenda fanno agli altri: è terribile non potersi sentire padroni neppure della propria vita, del proprio corpo.
E poi non c'è altro da dire: vedere ed ascoltare Paolo Ravasin che con infinita dignità e palese sofferenza cerca di difendere la sua libertà di scelta mi ha commosso, ma anche fatto tanto arrabbiare con chi la vergogna ha dimenticato anche dove sta di casa. Fate silenzio, una buona volta.
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2 commenti:
L'ho ascoltato fino alla fine del video, come si può chiamare vita tanta pena? Sapendo poi che il futuro sarà ancora più terribile e senza ritorno.
Ho sentito dire che ci sono dei notai che a modico prezzo accolgono i testamenti biologici. Ci sto pensando seriamente....
Ciao Viv a presto
Ross
Anch'io, sai? Probabilmente varrà più o meno quanto un foglio bianco, visti i tempi di sana moralità vaticana in cui ci tocca vivere, ma mi sembra se non altro un atto simbolico che è giusto fare
un abbraccio
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