
Ma questo Pride, che nasce pieno di voglia di festeggiare l'orgoglio gay ancora una volta - e in tempi difficili -, non dimentica la necessità di rivendicare idee e principi, mi è piaciuta molto la dichiarazione di ieri degli organizzatori, che riporto:
‘Si sta tornando alle schedature fasciste, il Pride di Bologna sarà una grande manifestazione democratica per i diritti civili di tutti, domani la società scenda in piazza con noi’Ci sarei comunque stata, ma lo farò volentieri con questo spirito: l'oscurantismo del Cardinale di Bologna Cafarra, che ha definito “un pericolo sociale" i rapporti omosessuali, l'evidente disprezzo manifestato dalla ministra Carfagna come la schedatura dei minori rom o i pogrom napoletani nei campi rom, non sono solo attacci ai diritti civili di particolari categorie di persone, sono attacchi ai diritti civili di tutti.
E' nella natura stessa dei diritti: o sono per tutti, uguali e interi, o non sono più diritti ma privilegi, l'universalità è quello che rende tale un diritto: minare i diritti delle minoranze, dei diversi che suscitano la diffidenza o il timore in tanti, è anche un modo per minare l'esistenza e la percezione dei diritti di tutti, all'opinione, all'espressione, alla cittadinanza, alla libertà.
Scendere in piazza oggi a Bologna a fianco del movimento GLBT è necessario: se non vogliamo farlo per sostenere loro, dobbiamo farlo per noi, perché saremo i prossimi, in un modo o nell'altro.
Come diceva - più o meno - qualcuno che ci manca tanto: siamo lo stesso coinvolti.
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2 commenti:
Ne sono convinto...la battaglia per i diritti di TUTTI ci riguarda TUTTI. Quando ho sentito tu-sai-chi chiedere ad un signore con lo zuccotto, come esempio di diritto civile, che i divorziati potessero tornare a fare la comunione, mi è venuta una crisi isterica. In questa fase di arretramento culturale ed etico che fa rimpiangere il comportamento della DC di Fanfani, bisogna difendere i diritti con i denti e con le unghie. Squarciare il velo dell'ipocrisia, sputtanare questi farisei, rivendicare la libertà di essere come ci pare e comunque assai più morali di questi sostenitori delle pubbliche virtù altrui e dei viziacci privati loro.
c'era una locandina al gaypride, attaccata al 'trenino' dell'associazione dei genitori omosessuali, che mi è piaciuta molto: 'ogni famiglia è diversa, nessuna è naturale'.
Quello che stanno facendo da un bel po' di tempo è negare diritti affermando la presunta naturalità di ciò che piace a loro. Certo che siamo più 'morali' noi, le scelte le facciamo e ce ne assumiamo la responsabilità e non ci rifugiamo in un discutibile ordine naturale
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