lunedì 30 giugno 2008

mobilitARCI: e per l'ARCI hip hip hurrà!

Oh, che bello che qualcosa si muova!

Mentre c'è chi a Roma per mobilitarsi aspetta l'autunno ("Antò, mò fa caldo!") l'ARCI di Bologna decide che è proprio ora di dire qualcosa di sinistra e organizza un presidio davanti al Tribunale di Bologna, per protestare contro l'obbrobbio della norma salva-Berlusconi.

Riporto il testo del comunicato dell'ARCI, e mai l'ho amata tanto quanto ora, sono sicura che Tom Benetollo sarebbe stato il primo ad essere in piazza oggi!

PER SOSPENDERNE UNO SE NE BLOCCANO CENTOMILA

Questo è l'effetto della norma salva-Berlusconi contenuta nel decreto-legge sulla sicurezza approvato martedì scorso dal Senato e ora in discussione alla Camera.
Per bloccare il processo Mills in corso a Milano, nel quale Silvio Berlusconi è accusato di corruzione in atti giudiziari, vengono sospesi per un anno tutti i processi per fatti commessi fino al 30 giugno 2002, ad esclusione di quelli che si svolgono nei confronti di detenuti per altra causa e per reati puniti con pena più grave.
Nel distretto della Corte di Appello di Bologna, comprendente tutta la regione, si tratta di quasi 20.000 procedimenti davanti al giudice per le indagini preliminari, di quasi 2.000 processi che pendono davanti al Tribunale monocratico e di circa altri 300 davanti al Tribunale in composizione collegiale.
Per effetto di norme collegate molti di questi processi potrebbero non riprendere più, con il risultato che gli autori di reati gravissimi (omicidi colposi a vario titolo, violenza sessuale, estorsione, rapina, corruzione, frode fiscale) rimarrebbero impuniti e alle vittime non verrebbe resa alcuna giustizia.
Il decreto-legge introduce l'aggravante specifica per i reati compiuti da chi si trovi illegalmente sul territorio nazionale che è l'anticamera del reato di immigrazione clandestina, fumo negli occhi per un'opinione pubblica preoccupata dalla criminalità senza con ciò contrastarla in modo più efficace. Il decreto prevede anche la misura demagogica dell'esercito utilizzato per funzioni di ordine pubblico nelle aree metropolitane.
Con il disegno di legge sulle intercettazioni approvato dal Governo il quadro si completa.
Ai magistrati verranno rese più difficili le intercettazioni e per i giornalisti che pubblicano le notizie prima dei processi è previsto il carcere.
Per queste ragioni l’Arci invita tutta la cittadinanza a partecipare al presidio di lunedì prossimo alle ore 18 davanti al Tribunale di Bologna.


Non c'è niente da aggiungere, salvo: finalmente!

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