martedì 17 giugno 2008

In questo post non c'è nulla di costruttivo


Pugno di ferro contro gli accattoni, poveri cristi che non hanno nulla - e nessun santo in paradiso, e tutte le tutele che l'astuzia legale e giuridica può inventare per il signor Silvio Berlusconi, l'uomo dai mille processi. Ah, già: è perché le toghe rosse lo perseguitano...

E' un film già visto, ma è sconfortante pensare che ci sia tanta gente, tanti adulti che possono staccare il cervello e crederci. E peraltro senza prendersi il disturbo di andarseli a studiare, questi casi di "persecuzione politica".

Perché sennò sarebbe bastato un articolo dettagliato e obiettivo come quello di Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera - noto foglio di propaganda della sinistra radicale e forcaiola - sul processo All Iberian per far passare la voglia, già da allora ed una volta per tutte, di votare per Silvio Berlusconi, allegro falsificatore di bilanci (e iscritto alla P2, non ce lo dimentichiamo, questo).

Ma già, nel mondo surreale dove ormai metà dell'Italia lascia la testa in deposito perenne, funziona così: il falso in bilancio non è più reato, quindi Berlusconi non ha commesso reati. E chi ha deciso che il falso in bilancio non fosse più reato? Ma Berlusconi, no?

Ma è una causa persa, lo so: nelle rabbiose testoline dei nostri compatrioti chi falsifica i bilanci, manda capitali all'estero, corrompe magistrati, viola normative sulle televisioni etc etc è un furbo, uno che ci sa fare.

Soprattutto se dopo va al governo e si fabbrica una manciata di leggi che lo proteggono. Poveretti: come questa furbizia danneggi loro, i loro figli, i loro diritti è al di là della loro comprensione.

Invece chi chiede la carità per strada, soprattutto se puzza, se è abbrutito dagli stenti e dall'abbandono e non si comporta in modo gentile, è in tutta evidenza un pericoloso delinquente, un nemico molto più semplice da individuare e punire, una minaccia molto più vicina e comprensibile per il loro benessere lamentoso.

Benessere, perché parliamo spesso di gente con la casa al mare, due macchine, cellulare pure per il cane e che adesso si sente gratificata per non dover pagare l'ICI, che le costava meno di un giro di shopping della figlia adolescente.
E lamentoso, perché ne ho le tasche piene dei "non se ne può più", "è una vergogna", del "che tempi" che questi paladini di "Ordine e disciplina" hanno sempre in bocca. Perché il bello è che si percepiscono come dei poversi vessati, degli infelici, delle vittime, indifesi e spaventati, minacciati da temibili scippatori-extracomunitari-violentatori-di-donne-e-rapitori-di- bambini. Potere del distacco dalla realtà. Sono quelli che non sia mai le dichiarazioni dei redditi sul web, perché "la privacy dove la mettiamo?" Ma che va più che bene, sul web, pubblicare permessi sindacali e giorni di malattia dei dipendenti pubblici perché "è ora di finirla con questi fannulloni". Quelli che invoca la forca se un immigrato violenta una ragazza, e che - se la stessa ragazza è violentata dall'ex fidanzato, dal padre, da un compagno di scuola - si lascia andare ad una malinconica riflessione pseudo-sociologica sui tempi che corrono e la caduta dei valori.

Sono proprio loro, quelli che se si parla di politica di dicono con aria tra l'indignato e il disincantato che "i politici sono tutti uguali" e poi votano per quelli più uguali di tutti.

A qualcuno, in qualche momento della nostra storia recente è riuscito un colpo da maestro: trasformare definitivamente il livore verso chi è più ricco, più potente, più di successo, perché ci sbatte in faccia ciò che non abbiamo e che vorremmo - tradizionale appannaggio di quella maggioritaria corrente di pensiero che un tempo si chiamava dell'Uomo Qualunque -, trasformare quel livore nella speculare rabbia verso chi è più povero, più debole, più ai margini, perché ci ricorda ciò che abbiamo e vogliamo tenerci stretto (ma senza sentirci in colpa). Per questo è illegale chi emigra clandestinamente: tutti nei CPT! Non è illegale chi evade le tasse per milioni di euro: nessuno invoca un CPT per Valentino Rossi?

Continuo? Nascono come funghi comitati contro il degrado dei studenti seduti la sera per terra in piazza (Bologna docet) ma nemmeno uno contro la vergogna degli affitti in nero.

Un po' è anche che lo Stato non c'è più, non nella testa di quelli che non si sentono derubati di quei milioni di euro, perché non capiscono che sono loro le vittime di quel furto, che quei soldi pagano le strade, i lampioni, le scuole, gli ospedali.

Su Mente Critica c'è un accorato Appello agli Elettori ed ai Siti di Destra Italiani.
Bel tentativo, ma inutile: leggete i commenti degli elettori di destra, frasi come "perché nessuno ha capito che non si può più tollerare l’appiattimento individuale". QUALE appiattimento individuale, se la forbice dei redditi - e delle opportunità e dei diritti - si allarga ogni anno di più?
o "chi merita deve avere; chi lavora deve avere; chi è onesto deve avere; agli altri dovrebbe essere garantito solo il minimo sufficiente ad una dignitosa esistenza; dignitosa = cibo, bevande, alloggio salubre e assistenza medica nulla di più". La prima immagine che mi evoca questa affermazione è effettivamente quella di un'Italia dove chi è dis-onesto NON deve avere... vale il falso in bilancio come disonestà?
Ma poi arriccio il naso per il deciso sentore 'polpottista' (e i campi di rieducazione no?) e mi inquieta definitivamente l'ossessiva insistenza sul verbo avere, che farebbe la gioia del vecchio caro Eric Fromm e che mostra gli effetti ultimi di una (in)cultura che dell'essere se ne frega, anzi ne fa sempre più gioiosamente a meno: cos'è in fondo l'essere? Nient'altro che un scomodo inciampo tra le parole apparire e avere.

...Lo so che ho scritto una inutile invettiva, acida e autoreferenziale. Ma penso che mi abbia fatto bene all'umore... mi sento più leggera :-)

Visto che noi estremisti di sinistra, comunisti e fannulloni abbiamo perso su tutti i fronti, politica e cultura, e che questa fase storica, che pare di vivere in un libro di Benni, tipo Baol, si avvia ad essere lunga, perché non concedersi una bella invettiva 'pura', cioè totalmente inutile? Sempre meglio che fare l'opposizione ombra, no?

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